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Con l’arrivo dell’estate e la chiusura delle scuole, molte famiglie devono affrontare nuove spese legate alle attività estive per i propri figli. Tuttavia, esistono diverse misure di supporto economico che possono alleviare questi oneri. Tra queste, i contributi per i centri estivi, che sono pensati per aiutare le famiglie con figli di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Questi aiuti economici sono riservati ai dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Contributi per i centri estivi
Il contributo per i centri estivi può arrivare a un massimo di 400 euro per ciascun figlio, coprendo fino a 100 euro a settimana per un periodo massimo di quattro settimane. Per poter beneficiare di questo aiuto, è necessario presentare domanda online all’Inps attraverso il ‘Portale prestazioni welfare’. Il rimborso è destinato a coprire spese per attività ricreative, vitto, gite e coperture assicurative obbligatorie. È importante notare che il contributo è esteso anche ai figli adottivi, orfani o in affidamento preadottivo.
Requisiti e modalità di richiesta
Il contributo varia in base all’Isee familiare: per chi ha un reddito fino a 8mila euro, è possibile coprire fino al 100% delle spese, mentre per redditi superiori a 56mila euro, il contributo scende progressivamente fino al 20%. Inoltre, per i giovani con disabilità grave, è previsto un incremento del 50% per le spese di assistenza dedicata.
Bonus extra scuola
Un’altra misura di sostegno per le famiglie è il ‘bonus extra scuola’, introdotto dalla legge di bilancio. Questo bonus, pari a 500 euro per ciascun figlio sotto i 14 anni, è destinato a chi presenta un Isee inferiore a 15mila euro. Il fondo può essere utilizzato per coprire le spese relative a attività educative e ricreative offerte da enti pubblici, privati o del terzo settore. I genitori dovranno documentare i pagamenti effettuati e presentare le ricevute fiscali per ottenere il contributo.
Detrazioni per spese scolastiche
Oltre ai bonus, le famiglie possono beneficiare di detrazioni fiscali per le spese scolastiche, che sono state ampliate. Il tetto massimo detraibile è stato innalzato da 800 a 1.000 euro per ciascun alunno, riguardando le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie, anche paritarie. La detrazione copre un’ampia gamma di spese, tra cui tasse di iscrizione, costi di mensa e attività extracurricolari, ma esclude le spese per libri e materiale didattico.
Assegno unico universale
Un’importante misura di sostegno per le famiglie è l’assegno unico universale, che supporta economicamente le famiglie con figli a carico. A partire dal 20 di ogni mese, l’importo dell’assegno viene accreditato, anche per chi ha presentato una nuova domanda o in caso di conguaglio. È fondamentale presentare una nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) all’Inps per aggiornare l’Isee e assicurarsi di ricevere l’importo corretto. Se l’Isee non viene aggiornato, l’importo erogato sarà quello minimo, quindi è importante fare attenzione a questa scadenza.
Informazioni aggiuntive
L’importo base dell’assegno, rivalutato annualmente, varia a seconda dell’Isee, e può raggiungere un massimo di 201 euro per famiglie con Isee inferiore a una certa soglia. Questo supporto è disponibile fino alla maggiore età dei figli e oltre, se continuano a studiare o in caso di disabilità. Infine, in caso di decesso del genitore richiedente, l’altro genitore può subentrare e richiedere una maggiorazione dell’importo.
Domande frequenti
- Chi può richiedere i contributi per i centri estivi? Solo i dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione con figli di età compresa tra i 3 e i 14 anni.
- Come posso presentare domanda per il bonus extra scuola? È necessario documentare i pagamenti effettuati e presentare le ricevute fiscali.
- Quali spese scolastiche posso detrarre? Sono detraibili le spese per tasse, mense, gite e attività extracurricolari, ma non per libri e materiale didattico.