Il vaccino antipneumococcico: proteggere mamma e bambino

Scopri come il vaccino antipneumococcico protegge i più vulnerabili dalle infezioni gravi.

Il vaccino antipneumococcico rappresenta un importante strumento di prevenzione per proteggere bambini e adulti dalle infezioni gravi causate dal batterio pneumococco. Chi non ha mai sentito parlare di meningite o polmonite? Queste malattie, purtroppo, possono colpire in modo particolarmente severo i più piccoli e gli anziani. D’altronde, i numeri parlano chiaro: le infezioni pneumococciche sono tra le principali cause di malattie batteriche invasive. Ecco perché è fondamentale informarsi e comprendere come e perché vaccinarsi.

Cos’è lo pneumococco e come si diffonde

Lo Streptococcus pneumoniae, noto come pneumococco, è un batterio che vive comunemente nelle alte vie respiratorie. La cosa sorprendente è che può essere presente senza causare sintomi, rendendo le persone portatrici senza saperlo. Si stima che tra il 5 e il 70% della popolazione adulta possa essere portatore. La trasmissione avviene principalmente per via aerea e le infezioni più gravi sono causate solo da alcuni sierotipi specifici. In particolare, i bambini sotto i 5 anni e gli anziani sono i più vulnerabili. Infatti, ricordo quando una mia amica ha dovuto affrontare un episodio di meningite con suo figlio… una vera corsa contro il tempo!

Tipologie di vaccini antipneumococcici

Esistono fondamentalmente due tipi di vaccini antipneumococcici: i vaccini coniugati e quelli polisaccaridici. I vaccini coniugati, come il PCV-13, PCV-15 e PCV-20, sono altamente efficaci nel prevenire infezioni severe e garantiscono una protezione duratura grazie alla memoria immunologica. Ad esempio, il vaccino PCV-13 è autorizzato per i bambini da 6 settimane a 17 anni, ma i sierotipi inclusi nel vaccino sono cruciali per garantire una copertura adeguata.

Al contrario, il vaccino polisaccaridico (PPV-23) offre una copertura maggiore ma non induce memoria immunologica, risultando meno efficace nei bambini sotto i 2 anni. Questo vaccino è raccomandato soprattutto per gli adulti sopra i 65 anni e per chi ha patologie croniche. In effetti, ogni anno vediamo un aumento di queste patologie e la necessità di proteggere le persone più vulnerabili diventa sempre più evidente.

Calendario vaccinale e raccomandazioni

Il calendario vaccinale per i bambini prevede tre dosi del vaccino coniugato nel primo anno di vita. È sorprendente sapere che i bambini nati prematuri devono ricevere dosi supplementari per garantire una adeguata protezione. Per gli adulti sopra i 65 anni, è prevista una singola dose del PCV20, ma molti non sanno che questa vaccinazione può essere effettuata in concomitanza con quella anti-influenzale. In effetti, ho sempre pensato che fosse un’ottima opportunità per massimizzare la protezione durante la stagione invernale.

Le categorie a rischio, come quelle con malattie croniche o immunodeficienze, devono seguire un percorso vaccinale specifico, che prevede sequenze di somministrazione tra i diversi vaccini. Questi dettagli sono spesso trascurati, ma in realtà possono fare una grande differenza nella vita delle persone.

Controindicazioni ed effetti indesiderati

È fondamentale essere informati sulle controindicazioni alla vaccinazione. In caso di reazioni allergiche gravi a dosi precedenti o in presenza di malattie acute, è consigliato consultare un medico. Fortunatamente, la maggior parte delle persone non presenta reazioni avverse significative, ma è sempre meglio essere preparati. Le reazioni più comuni, come arrossamento nel sito di iniezione o lieve febbre, tendono a risolversi spontaneamente in pochi giorni. Personalmente, ho sempre trovato che la vaccinazione sia una scelta più sicura rispetto al rischio di contrarre malattie gravi.

Importanza della vaccinazione per la comunità

Vaccinarsi non è solo una questione personale, ma anche un atto di responsabilità verso la comunità. Proteggere se stessi significa proteggere anche gli anziani e i bambini che, più di altri, possono sviluppare complicazioni gravi. La riduzione dei casi di meningite nei bambini dopo l’introduzione della vaccinazione è una prova concreta dell’importanza della prevenzione. D’altronde, come molti sanno, la salute si costruisce anche attraverso scelte consapevoli e informate.

Scritto da AiAdhubMedia

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