Congedo parentale esteso fino a 14 anni: scopri le novità della manovra 2026

La manovra 2026 prevede un'estensione del congedo parentale fino a 14 anni, creando nuove opportunità per i genitori. Questo cambiamento rappresenta un significativo passo avanti nella conciliazione tra vita lavorativa e familiare, offrendo ai genitori maggiori possibilità di supportare la crescita e lo sviluppo dei propri figli in un periodo cruciale della loro vita.

La recente proposta di legge di bilancio per il 2026 segna un passo significativo per le famiglie italiane. Con l’introduzione di nuove normative, i genitori potranno avvalersi del congedo parentale fino al compimento dei 14 anni dei figli, ampliando le possibilità di gestione del lavoro e della famiglia durante l’adolescenza. Questa novità risponde alle esigenze di genitori che devono conciliare le richieste lavorative con le necessità dei figli in crescita.

Novità sui congedi parentali

Attualmente, il congedo parentale può essere richiesto fino ai 12 anni del bambino, ma la nuova legge prevede un’estensione di due anni, consentendo una flessibilità maggiore per le famiglie. Questo cambiamento non solo offre un supporto durante i primi anni di vita, ma si estende anche ai periodi critici dell’adolescenza, dove i genitori possono avere bisogno di più tempo per stare accanto ai propri figli.

Durata e indennità del congedo

Il congedo parentale rimane una misura volontaria, distinta dal congedo di maternità e paternità obbligatori. I genitori possono accumulare fino a 10 mesi di congedo, con un possibile incremento a 11 mesi se il padre utilizza almeno tre mesi. Durante il congedo, i lavoratori riceveranno un’indennità del 30% della retribuzione media giornaliera, mentre i primi tre mesi usufruiti fino ai sei anni del bambino garantiranno un’indennità pari all’80% dello stipendio, tutelando la situazione economica delle famiglie.

Permessi per malattia e altre agevolazioni

Un’altra importante novità riguarda il numero di giorni di permesso per assistenza ai figli malati. Attualmente, i genitori possono assentarsi fino a 5 giorni all’anno per i bambini tra i 3 e gli 8 anni. Con l’entrata in vigore della manovra 2026, questo numero raddoppierà a 10 giorni e sarà esteso fino ai 14 anni del figlio. Questa modifica riconosce la necessità di supporto anche per i ragazzi più grandi, che durante i periodi di malattia possono richiedere la presenza di un genitore.

Incentivi per le madri lavoratrici

La legge di bilancio prevede anche incentivi per le aziende che assumono madri con almeno tre figli minorenni. Le aziende potranno beneficiare di una decontribuzione fino a 8.000 euro. Questa misura mira a facilitare il rientro delle donne nel mercato del lavoro, specialmente per quelle con famiglie numerose che spesso affrontano difficoltà maggiori nella ricerca di un’occupazione.

Supporto per genitori separati e altre misure

In aggiunta, per i genitori separati o divorziati è previsto un fondo annuale di 20 milioni di euro per facilitare la ricerca di una nuova abitazione. Questo fondo è destinato a coloro che devono lasciare la casa familiare e hanno figli di età non superiore ai 21 anni. Si tratta di una misura fondamentale per alleviare le difficoltà economiche legate alla separazione, sostenendo i genitori in momenti di vulnerabilità.

La manovra 2026 rappresenta un passo avanti significativo per il supporto alle famiglie italiane, introducendo nuove opportunità di congedo e assistenza per i genitori. Tali misure riconoscono l’importanza del ruolo genitoriale nel corso della vita dei figli e offrono un sostegno concreto per affrontare le sfide quotidiane di conciliazione tra lavoro e famiglia.

Scritto da AiAdhubMedia

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