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Il panorama normativo italiano si arricchisce con l’introduzione della legge di bilancio 2026, un provvedimento che mira a riformare il congedo parentale e a rafforzare le politiche a favore della famiglia e della natalità. Questo articolo analizza le principali novità e gli impatti previsti per i genitori lavoratori e i datori di lavoro.
Estensione del congedo parentale
Una delle modifiche più significative riguarda l’estensione del congedo parentale, che passa da un massimo di 12 a 14 anni dall’età del figlio. Questo cambiamento consente ai genitori di avere un periodo maggiore per dedicarsi alla crescita e allo sviluppo dei propri bambini, garantendo al contempo un supporto economico durante l’astensione dal lavoro. La durata totale del congedo rimarrà di 10 mesi, da ripartire tra madre e padre.
Indennità durante il congedo
Durante i primi tre mesi del congedo, i genitori riceveranno un’indennità pari all’80% della loro retribuzione, mentre per i mesi successivi l’indennità scenderà al 30%. Questo sistema mira a incentivare i genitori a utilizzare il congedo in modo più flessibile e a garantire un sostegno economico adeguato in fase di crescita dei figli.
Incentivi per i datori di lavoro
La legge di bilancio 2026 prevede anche misure di decontribuzione per i datori di lavoro che assumono madri con almeno tre figli a carico. Le aziende che decidono di integrare nel loro organico queste lavoratrici potranno beneficiare di un’agevolazione fiscale fino a 8.000 euro all’anno, un incentivo significativo per promuovere l’occupazione femminile e sostenere le famiglie numerose.
Trasformazione del contratto di lavoro
Un’altra importante novità riguarda la possibilità per i genitori con almeno tre figli conviventi di richiedere la trasformazione del contratto da tempo pieno a part-time. Questa misura non solo facilita la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, ma offre anche un’opportunità per le madri di rimanere nel mercato del lavoro in modo più flessibile.
Supporto per i genitori separati
Oltre al congedo parentale, la legge di bilancio introduce un fondo annuale di 20 milioni di euro, destinato a sostenere i genitori separati o divorziati che non sono assegnatari della casa familiare. Questa misura riguarda genitori con figli fino a 21 anni di età e rappresenta un passo importante per garantire un sostegno alle famiglie in difficoltà.
Prossimi passi e approvazione
Approvata dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre, la legge di bilancio 2026 è ora in fase di discussione presso il Parlamento, che dovrà concludere l’esame e dare il via libera entro il 31 dicembre 2025. Le novità previste potrebbero avere un impatto significativo sulla vita di molte famiglie italiane, offrendo un sostegno concreto nei momenti di maggiore bisogno.