Congedo Parentale e Congedi per Malattia: Novità e Regole del 2026 da Conoscere

Esamina le recenti normative sui congedi parentali e sui permessi per malattia dei figli, che sostengono le famiglie e ottimizzano l'equilibrio tra vita professionale e vita privata.

Il 17 ottobre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato una proposta di legge di bilancio per l’anno 2026. Questo documento stabilisce le linee guida economiche per il prossimo anno e introduce modifiche significative alla legislazione riguardante il congedo parentale e i permessi per malattia dei figli. Le nuove disposizioni sono attualmente in fase di revisione da parte del Senato e dovranno essere ratificate entro la fine dell’anno per evitare un esercizio provvisorio.

Modifiche al congedo parentale

Tra le novità più rilevanti spicca l’articolo 50, che si propone di rafforzare la normativa riguardante i congedi parentali e i permessi per malattia dei figli minori. Queste modifiche mirano a sostenere i genitori nel compito di conciliare vita lavorativa e familiare, promuovendo una maggiore flessibilità nella gestione dei tempi di lavoro.

Nuovi limiti di età e giorni di permesso

Una delle principali novità è l’estensione del limite di età per usufruire del congedo parentale, che ora copre i figli fino a 14 anni. Questo cambiamento rappresenta un significativo passo avanti nella protezione dei diritti dei genitori e nella valorizzazione della genitorialità. Inoltre, il numero di giorni di permesso per assistere i figli malati è raddoppiato: i genitori potranno ora prendersi fino a 10 giorni all’anno per ogni figlio di età compresa tra i 3 e i 14 anni.

Congedo per malattia dei figli

Le recenti modifiche riguardano l’articolo 47, comma 2 del D.Lgs. n. 151/2001, che disciplina i permessi per malattia dei figli. Attualmente, i genitori possono assentarsi per un massimo di 5 giorni all’anno per ogni figlio di età compresa tra 3 e 8 anni; con le nuove disposizioni, questo limite sarà esteso a 10 giorni, e il limite di età sarà portato fino a 12 anni. Questa revisione permetterà ai genitori di gestire meglio le necessità di salute dei propri figli, offrendo un supporto più adeguato in caso di malattia.

Dettagli per i dipendenti pubblici

Per i dipendenti pubblici, è fondamentale sapere che i primi 30 giorni di congedo per malattia dei figli saranno retribuiti al 100%. Per i periodi successivi, si applicheranno le disposizioni previste dalla contrattazione collettiva. Queste misure si inseriscono in un contesto più ampio di politiche a favore della natalità e della genitorialità, sostenute dal Family Act e dal Piano Nazionale per l’Occupazione Femminile.

Obiettivi delle nuove misure

Le modifiche legislative mirano a migliorare la qualità della vita delle famiglie, facilitando l’accesso ai congedi e ai permessi necessari per la cura dei figli. L’estensione del congedo parentale e l’aumento dei giorni di permesso per malattia intendono promuovere un ambiente lavorativo più sensibile alle esigenze familiari. L’incremento dei diritti dei genitori rappresenta un passo fondamentale per garantire un equilibrio tra vita professionale e responsabilità familiari.

Queste nuove regole costituiscono una risposta concreta alle necessità delle famiglie italiane, assicurando maggiore flessibilità e supporto in un momento cruciale dello sviluppo dei figli. Si auspica che tali misure possano contribuire a creare un clima di lavoro più favorevole e a incentivare una cultura della conciliazione tra vita privata e professionale.

Scritto da AiAdhubMedia

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