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Il contesto attuale delle barriere architettoniche a Pescara
Negli ultimi anni, la questione delle barriere architettoniche è diventata un tema centrale nel dibattito politico e sociale a Pescara. Le barriere fisiche, che ostacolano l’accesso a edifici pubblici e spazi urbani, rappresentano un problema significativo per molte persone, in particolare per quelle con disabilità. La recente seduta del consiglio comunale ha messo in luce le divergenze tra maggioranza e opposizione riguardo l’attuazione del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche (Peba). Questo piano, approvato nel 2024, è atteso da trent’anni, ma la sua realizzazione concreta sembra essere ancora lontana.
Le critiche all’amministrazione comunale
Il consigliere Paolo Sola, esponente del Movimento 5 Stelle, ha espresso forti critiche nei confronti della giunta Masci, accusandola di non avere a cuore le esigenze delle persone con disabilità. Secondo Sola, il Peba è stato ridotto a un mero documento privo di sostanza, un “guscio vuoto” che non prevede azioni concrete per migliorare l’accessibilità nella città. Durante la seduta, è emerso che non sono stati stanziati fondi nel bilancio di previsione 2025 per la mappatura delle barriere architettoniche, un passo fondamentale per pianificare interventi efficaci.
La necessità di un intervento concreto
La mancanza di un censimento delle barriere architettoniche è stata evidenziata come un grave errore amministrativo. Sola ha sottolineato che è impossibile eliminare le barriere senza prima conoscerle e localizzarle. Questa situazione non solo dimostra una carenza di preparazione da parte dell’amministrazione, ma anche una preoccupante indifferenza verso un tema cruciale per la qualità della vita dei cittadini più vulnerabili. La battaglia per un Peba reale e attuabile continua, con l’obiettivo di garantire un accesso universale e dignitoso a tutti i cittadini di Pescara.