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Immaginate di vedere i vostri bambini arrampicarsi, ridere e divertirsi mentre, al contempo, migliorano le loro abilità motorie. È proprio questo che offre la nuova parete di arrampicata multisensoriale, un dispositivo progettato per accompagnare le bambine e i bambini con disabilità nel loro percorso terapeutico. Questa straordinaria invenzione, inaugurata di recente all’Istituto Giannina Gaslini di Genova, non è solo un gioco, ma una vera e propria sfida alla riabilitazione.
Cos’è la parete multisensoriale
La parete, chiamata Multisensory Integration CLIMB (MSICLIMB), è un dispositivo tecnologico innovativo che integra stimoli visivi, sonori e tattili. Con LED che si illuminano, altoparlanti che incoraggiano e uno smartwatch che vibra, tutto è progettato per rendere l’esperienza coinvolgente, personalizzata ed efficace. L’obiettivo non è solo quello di divertirsi, ma di sviluppare equilibrio, coordinazione e forza in un ambiente motivante. È incredibile pensare a come tecnologia e gioco possano unirsi per creare una soluzione così potente per i piccoli pazienti.
Un progetto nato dalla collaborazione
Questo progetto è il frutto della collaborazione tra la Unit for Visually Impaired People (U-VIP) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e la UOC Medicina Fisica e Riabilitazione del Gaslini. Monica Gori, responsabile dell’unità di ricerca U-VIP, ha raccontato come l’idea sia nata quasi per caso, durante un incontro al parco giochi. “Perché non unire le nostre competenze?”, si sono chieste Gori e Marta Bertamino, medico del Centro Stroke del Gaslini. Da quel momento, il progetto Sport Hospital ha preso forma, puntando a integrare l’attività sportiva nei percorsi di riabilitazione.
I benefici dell’arrampicata per i bambini
L’arrampicata è stata scelta per il suo potere coinvolgente: ogni presa raggiunta rappresenta un traguardo gratificante, che non solo migliora le capacità motorie, ma rinforza anche l’autostima. MSICLIMB è progettata per bambini di età compresa tra 3 e 18 anni che soffrono di condizioni neurologiche come ictus pediatrico o paralisi cerebrale. Alta tre metri, è suddivisa in due sezioni: una con prese simmetriche per movimenti ampi e l’altra con prese asimmetriche per allenare la pianificazione motoria.
Un’esperienza personalizzata
Ogni presa della parete è dotata di sensori laser che stimolano il contatto con mani e piedi, speaker che diffondono suoni, versi di animali e messaggi motivanti, e LED che si accendono in diverse modalità. Grazie a un software dedicato, i riabilitatori possono monitorare i progressi, calibrando l’attività in base alle esigenze del bambino. “È questo il grande vantaggio di una parete tecnologica”, spiega Gori. “Possiamo misurare i miglioramenti e rendere la sfida sempre stimolante”.
Un approccio multisensoriale
Il beneficio multisensoriale offerto da MSICLIMB si estende a tutti i bambini, non solo a quelli con disabilità complesse. Infatti, più stimoli arrivano al cervello, migliore è la risposta. Questo approccio non solo migliora la percezione e l’interazione con il mondo, ma contribuisce anche a ridurre l’ansia. Come molti sanno, il gioco è fondamentale per il benessere emotivo e psicologico dei bambini.
Un futuro inclusivo
MSICLIMB rappresenta un passo avanti nella ricerca applicata a soluzioni concrete per migliorare la vita dei piccoli pazienti. Si sta già pensando di estendere il progetto a bambini con disturbi dello spettro autistico o deficit dell’attenzione. Gori sottolinea l’importanza di lavorare con chi conosce i reali bisogni di pazienti e medici. La tecnologia deve essere inclusiva e adattarsi a ogni individuo senza necessità di configurazioni speciali.
In un mondo dove molte soluzioni tecnologiche possono deludere, la parete multisensoriale si distingue come un esempio di come la ricerca e la creatività possano offrire strumenti davvero utili. Personalmente, trovo affascinante vedere come la scienza possa contribuire a creare un ambiente di gioco e riabilitazione così innovativo.