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Nel cuore della Romagna, circondata da dolci colline e vigneti, la Tenuta Santa Lucia di Mercato Saraceno si distingue non solo come azienda vinicola, ma come un luogo dove filosofia e natura si intrecciano. Paride Benedetti e la figlia Rosa hanno scelto di abbracciare la viticoltura biodinamica, un metodo che rispetta l’ecosistema e promuove la salute della terra. Ogni sorso di vino della Tenuta racconta una storia di passione, tradizione e ricerca della qualità.
La scelta biodinamica: un ritorno alle origini
La storia di Paride inizia con una laurea in scienze agrarie all’Università di Bologna, dove l’insegnamento tradizionale si concentrava sull’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici per massimizzare le rese. Tuttavia, Paride ha sempre cercato un approccio alternativo. Scoprendo gli insegnamenti di Rudolf Steiner, ha trovato una nuova visione: la salute del suolo e la fertilità devono essere preservate, non compromesse. Dopo aver ereditato l’azienda agricola di famiglia, ha deciso di intraprendere un cammino biodinamico, trasformando il terreno in un organismo vivente capace di auto-sostenersi.
“L’azienda agricola è come un corpo umano,” afferma Paride, “deve essere autosufficiente.” Questa filosofia porta a pratiche come l’inserimento di animali per la produzione di letame naturale e l’uso di piante officinali come l’ortica e la camomilla per nutrire e dinamizzare il terreno. Si tratta non solo di coltivare, ma di creare un ecosistema dove ogni elemento ha un ruolo fondamentale.
Il mistero del letame nei corni dei bovini
Una delle pratiche più affascinanti della biodinamica è l’uso del letame messo a maturare nei corni dei bovini. Questo rituale, che potrebbe sembrare magico, si basa su una profonda comprensione della natura. “Il corno non è solo un’arma di difesa, ma un’antenna che capta l’energia del cosmo,” spiega Paride. Riempire i corni di letame e lasciarli maturare nel terreno è un modo per infondere energia vitale alla terra. Questa pratica, che si svolge dal 29 settembre a Pasqua, rappresenta il legame tra il cosmo e la vita agricola, un concetto radicato nella tradizione e che continua a ispirare le pratiche moderne.
Questa attenzione ai dettagli si riflette anche nella qualità del vino prodotto. Il Sangiovese Sassignolo, una delle etichette di punta della Tenuta, ha guadagnato riconoscimenti internazionali, selezionato per una masterclass a New York da una rivista di prestigio. “La nostra filosofia è che un vino di qualità nasce da una terra sana,” afferma Paride con orgoglio.
Tradizione, sostenibilità e futuro
La produzione di vino biodinamico non è solo una scelta, ma un impegno verso la sostenibilità. Con circa 200.000 bottiglie all’anno, la Tenuta Santa Lucia esporta il 30% della sua produzione, principalmente nel Nord Europa, dove cresce la sensibilità verso i metodi agricoli sostenibili. “Il nostro Sangiovese è un vino che parla del territorio, della tradizione e della passione che mettiamo nel nostro lavoro,” continua Paride. Tuttavia, il prezzo di un vino biodinamico è superiore a quello dei vini convenzionali, giustificato da rese più basse e dalla vendemmia manuale, che richiede un’elevata manodopera.
“Ogni bottiglia rappresenta il nostro impegno per l’ambiente e la nostra filosofia di vita,” conclude Paride. La Tenuta Santa Lucia non è solo un produttore di vino, ma un custode della terra e della sua storia, un luogo dove passato e futuro si intrecciano in un calice di vino.