Scopri i bonus per i centri estivi che aiutano le famiglie a risparmiare

Approfondisci i bonus per i centri estivi e come possono aiutarti a risparmiare.

Quando la scuola chiude, molti genitori si trovano a dover affrontare il dilemma di come intrattenere i propri figli. I centri estivi rappresentano una soluzione valida, ma i costi possono risultare onerosi. Fortunatamente, esistono diversi bonus e contributi erogati dai Comuni e da altre istituzioni che possono alleviare le spese per le famiglie.

Cosa sono i bonus centri estivi

I bonus centri estivi sono agevolazioni economiche destinate a supportare le famiglie nelle spese per l’iscrizione dei bambini a programmi estivi. Questi possono variare da contributi diretti per ogni iscritto a rimborsi parziali, a seconda della situazione economica della famiglia, valutata attraverso l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

Le famiglie possono accedere a questi fondi presentando la domanda presso il proprio Comune di residenza, dove vengono pubblicati i bandi per richiedere tali contributi. È importante tenere d’occhio le scadenze e le modalità di richiesta, che possono variare da un luogo all’altro.

I contributi comunali

Ogni Comune ha le proprie linee guida riguardo ai bonus per i centri estivi. Ad esempio, a Bologna, le famiglie con un ISEE non superiore a 35 mila euro possono ricevere un contributo fino a 300 euro per ogni figlio iscritto. A Bari, invece, i genitori possono beneficiare di un aiuto settimanale di 75 euro, ma solo per famiglie con un ISEE entro 25 mila euro.

Firenze offre un sistema di contributi diversificato: 200 euro per un ISEE fino a 20 mila euro, 133 euro per un ISEE fino a 40 mila euro e 66 euro per chi supera questa soglia. A Milano, l’importo erogato è di 211,7 euro per dieci giorni, ma solo per famiglie con un ISEE non superiore a 3 mila euro.

Altri aiuti disponibili

Oltre ai bonus comunali, è possibile esplorare anche le opportunità offerte dall’INPS e dagli enti bilaterali. Ad esempio, l’INPS prevede dei bonus per i dipendenti e i pensionati della Pubblica Amministrazione con figli tra i 3 e i 14 anni. Questi bonus possono arrivare a un massimo di 100 euro a settimana per un massimo di quattro settimane, con importi che variano in base all’ISEE del richiedente.

In aggiunta, enti come E.BI.PRO offrono rimborsi fino al 30% della spesa per i centri estivi, mentre EBITER di Modena fornisce contributi che possono raggiungere fino a 288 euro. È quindi fondamentale informarsi sulle varie possibilità di aiuto per poter pianificare meglio le spese estive.

Come fare richiesta

Per richiedere i bonus, i genitori devono generalmente compilare un modulo di domanda, allegando la documentazione necessaria, come il certificato ISEE e eventuali ricevute di pagamento per i centri estivi. La procedura può variare a seconda del Comune, quindi è consigliabile consultare il sito ufficiale della propria città per avere tutte le informazioni aggiornate.

È importante presentare la domanda il prima possibile per assicurarsi di ricevere il contributo, poiché i fondi disponibili possono essere limitati. Alcuni Comuni potrebbero anche offrire la possibilità di richiedere i fondi in modo telematico, semplificando ulteriormente il processo.

Considerazioni finali

In conclusione, i bonus per i centri estivi rappresentano un’importante opportunità per le famiglie che desiderano garantire ai propri figli un’estate ricca di attività e socializzazione, senza gravare eccessivamente sul bilancio familiare. Informarsi e fare domanda per tempo può fare la differenza e permettere di affrontare con maggiore serenità la chiusura delle scuole.

Scritto da AiAdhubMedia

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