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Il rientro al lavoro dopo un periodo di maternità è un momento cruciale per molte donne. È fondamentale essere informate sui diritti e i bonus attualmente disponibili, specialmente con le nuove disposizioni introdotte. Questo articolo fornisce un quadro completo riguardo il nuovo bonus mamme e i requisiti necessari per beneficiarne.
Il nuovo bonus mamme: requisiti e modalità di accesso
Secondo la circolare n. 139 emessa dall’INPS, il bonus mamme consiste in un contributo mensile di 40 euro, destinato a tutte le madri che abbiano almeno due figli. Questa misura è parte del decreto-legge n. 95/2025, che ha modificato temporaneamente l’esonero contributivo previsto in precedenza.
Chi può richiedere il bonus?
Il bonus è accessibile a diverse categorie di lavoratrici: le madri con due figli possono richiedere il contributo fino al compimento del decimo anno di età del secondo figlio. Le madri con tre o più figli possono invece accedere al bonus fino al raggiungimento della maggiore età del figlio più giovane, a condizione di non possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Dettagli sul diritto e sull’erogazione del bonus
È importante notare che il bonus è riservato solo a lavoratrici con un reddito annuo non superiore a 40.000 euro. L’importo di 40 euro mensili, esente da tassazione e non rilevante ai fini ISEE, sarà erogato in un’unica soluzione a dicembre o, se la domanda è presentata successivamente, entro febbraio dell’anno successivo. In totale, le madri possono ricevere un massimo di 480 euro all’anno, corrispondenti a 12 mensilità.
Scadenze e modalità di richiesta
Le domande per accedere al bonus devono essere presentate entro il 7 dicembre 2025, circa 40 giorni dopo la pubblicazione della circolare. Le madri che soddisfano i requisiti successivamente a tale data possono inoltrare la richiesta fino al 31 gennaio dell’anno successivo. Per procedere con la domanda, è necessario autocertificare il possesso dei requisiti richiesti.
Implicazioni lavorative e contributive
Per le lavoratrici madri con tre o più figli, il bonus non sarà concesso se esiste un contratto di lavoro a tempo indeterminato, in quanto queste madri possono beneficiare dell’esonero totale dei contributi previdenziali. Se un contratto di lavoro a termine viene trasformato in un contratto a tempo indeterminato, il diritto al bonus cesserà a partire dal mese di trasformazione.
Contratti di lavoro e condizioni di ammissibilità
È fondamentale sapere che i rapporti di apprendistato sono considerati contratti a tempo indeterminato e quindi rientrano nella normativa del bonus. Anche i contratti intermittenti e i contratti di somministrazione sono inclusi nella richiesta del bonus. Tuttavia, il diritto all’erogazione è limitato ai periodi in cui il rapporto di lavoro è attivo, escludendo i periodi di sospensione.
Il nuovo bonus mamme rappresenta un’importante opportunità di supporto economico per le lavoratrici madri. Comprendere i requisiti e le modalità di accesso è essenziale per poter usufruire di questo aiuto. Le madri lavoratrici sono invitate a informarsi e a presentare le domande entro le scadenze stabilite per non perdere questo prezioso sostegno.