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Quando si parla di alimentazione infantile, i genitori si trovano spesso a fronteggiare dubbi e incertezze. In occasioni come convegni e incontri con esperti, è possibile ottenere informazioni preziose e risposte a quesiti comuni. Recentemente, medici e ricercatori hanno stimolato un dibattito interessante, affrontando tematiche cruciali che riguardano l’alimentazione dei bambini. In questo articolo, esploreremo alcune delle domande più frequenti che i genitori si pongono e forniremo risposte basate sugli interventi di specialisti come i professori Andrea Pession, Emilio Franzoni, Sergio Pecorelli, la dottoressa Silvia Zucconi e il Food Mentor Marco Bianchi.
Quando smettere di allattare al seno?
Una delle domande più ricorrenti tra le mamme è quella relativa al momento ideale per interrompere l’allattamento al seno. Questo legame, che rappresenta un’importante fase della relazione madre-figlio, è fondamentale sia dal punto di vista nutrizionale che affettivo. Gli esperti concordano nel raccomandare l’allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita del bambino, poiché il latte materno offre tutto ciò di cui il piccolo ha bisogno per crescere sano. Tuttavia, in caso di necessità, è sempre consigliato consultare il pediatra, che può suggerire integrazioni nutrizionali adeguate.
È importante ricordare che il latte materno può essere conservato in frigorifero a +4°C per un massimo di 24 ore, rendendolo un’opzione valida per nutrire il neonato. Tuttavia, questa pratica non deve diventare un’abitudine. In alternativa, le formule di latte artificiale presenti sul mercato rappresentano un’altra opzione valida e possono essere utilizzate fino ai tre anni. Inoltre, tra i 12 e i 18 mesi, i bambini possono iniziare a bere latte intero, che è anche più economico rispetto alle formule artificiali.
Come affrontare lo svezzamento?
Lo svezzamento è un passaggio cruciale che getta le basi per una dieta equilibrata. I pediatri suggeriscono di seguire un piano di svezzamento specifico, utilizzando ingredienti simili per preparare i pasti per tutta la famiglia. Questo approccio non solo facilita l’inserimento del bambino nella routine alimentare, ma promuove anche una dieta sana per tutti i membri della famiglia.
È fondamentale educare i bambini a capire l’importanza di pasti bilanciati. Gli esperti avvertono che il “bis” potrebbe portare a squilibri nutrizionali, pertanto è importante evitare che i bambini sostituiscano il secondo piatto o la frutta con una porzione aggiuntiva del primo. La colazione, il pranzo e la cena dovrebbero essere momenti educativi, dove si promuove una dieta sana e varia.
Le abitudini alimentari da evitare
Una cattiva abitudine comune è quella di fare spuntini dopo cena. Questa consuetudine, come sottolineato da uno studio di Nomisma, può essere molto dannosa per la salute dei bambini, poiché lo stomaco ha bisogno di riposo dopo i pasti principali. Pertanto, è meglio evitare di mangiare oltre i cinque pasti giornalieri.
Per quanto riguarda i piatti amati dai bambini, come i toast, è fondamentale fare attenzione alla loro preparazione. Il pane per toast non è di per sé pericoloso, ma se cotto eccessivamente, può contenere acrilammide, una sostanza considerata probabilmente cancerogena. La cottura deve quindi essere monitorata per garantire la sicurezza alimentare dei più piccoli.
Il coinvolgimento dei bambini in cucina
Un modo efficace per incoraggiare i bambini a mangiare in modo sano è coinvolgerli nella preparazione del cibo. Lasciarli scegliere e preparare gli ingredienti può rendere i pasti più appetibili. Attraverso attività creative, come presentare le verdure in modo divertente, è possibile stimolare la curiosità alimentare e far sì che i bambini siano più propensi a provare cibi sani.
Mangiare insieme: un momento di famiglia
Infine, gli esperti sottolineano l’importanza di condividere i pasti in famiglia. Anche se un bambino non ama un particolare alimento, come gli spinaci o il pesce, è fondamentale portare in tavola piatti simili per tutti. Questo non solo favorisce la salute, ma rinforza anche i legami familiari. Mangiare insieme è un’opportunità per educare i bambini su alimentazione e salute, creando un ambiente positivo attorno al cibo.
La salute e la prevenzione sono temi che riguardano tutta la famiglia. Per supportare questo percorso, UniSalute offre una polizza assicurativa denominata UniSalute Famiglia, che include un piano dedicato al miglioramento dell’alimentazione e dello stile di vita per adulti e bambini. Attraverso questa iniziativa, le famiglie possono contare su un team di esperti a cui rivolgersi per risolvere dubbi e apprendere di più su salute e alimentazione.